16 aprile 2007

A te si giunge



Photo © Algomax

A te si giunge solo
attraverso di te. Ti aspetto.
Io certo so dove sono,
la mia città, la via, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Ma non so dove sono stato con te.
Lì mi hai portato tu.
Come
potevo imparare il cammino
se non guardavo altro
che te,
se il cammino erano i tuoi passi,
e il suo termine
l'istante che tu ti fermasti?
Cosa ancora poteva esserci
oltre a te offerta, che mi guardavi?
Ma ora
quale esilio, che assenza,
essere dove si è!
Aspetto, passano i treni,
il caso, gli sguardi.
Mi condurrebbero forse
dove mai sono stato.
Ma io non voglio i cieli nuovi.
Voglio stare dove sono già stato.
Con te, tornare.
Quale immensa novità,
tornare ancora,
ripetere, mai uguale
quello stupore infinito!
E finché tu non verrai
io rimarrò alle soglie
dei voli, dei sogni,
delle scie, immobile.
Perché so che là dove sono stato
né ali, né ruote, né vele,
conducono.
Hanno tutte smarrito il cammino.
Perché so che là dove sono stato
si giunge solo
con te, attraverso di te.

* Pedro Salinas

(LIX - La voce a te dovuta 1933)

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