03 aprile 2008

Destino

Incespicando puoi cadere
disteso a terra e fermarti,
rassegnandoti a vedere
il mondo intero sfiorarti
e camminare indifferente
senza stare ad aspettarti,
in un viavai di gente
che non t’aiuta a rialzarti.
Puoi bramare il successo;
puoi berciare: «Io voglio
tutto e lo voglio adesso!»
gremendoti d’orgoglio,
per aver mille servitori
obbedienti ai tuoi voleri,
o per quei fasulli amori
che hai pagato come veri.
Non importa dove siedi
- nel fango o in poltrona -
è quando t’ergi in piedi
che diventi una persona
sprezzante del capestro
che ti ha legato al collo
con inclemente estro
Colui che ha il controllo
di tutto ciò ch’è stato:
Sua Gravità il Fato.

* Davide Vaccino

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